A 8 anni gestivo con successo un racket di figurine dei Pokemon e sorpresine degli ovetti Kinder nei giardini fuori dalla scuola.  A 10 anni mia mamma mi ha perso in un mercato arabo a Zanzibar e mi ha ritrovato (impanicatissima) mezz’ora più tardi mentre trattavo infervoratamene (non so in che lingua) con un mercante locale per convincerlo ad abbassare il prezzo di una riproduzione della lampada di Aladino che mi piaceva tanto. A 14 anni avevo convinto un mio amico a lavorare per me riparando biciclette abbandonate che poi rivendevamo ai nostri compagni di scuola. Verso i 18 ho cominciato a interessarmi alla compravendita di modellini ferroviari. Nel giro di due anni avevo clienti dalla Russia al Portogallo e incassavo una più che discreta sommetta. Per cinque anni ho venduto corsi di formazione per una nota multinazionale e per quasi due anni sono stato il loro miglior venditore. Per quanto mi riguarda, vendere è la più appagante delle dipendenze. Nulla mi dà più soddisfazione della chiusura di una trattativa.  È come giocare una partita a scacchi con la mente del cliente. Se compra vuol dire che io sono stato più bravo e l’ho battuto.  Ma la vendita, come qualsiasi altro gioco, ha le sue regole e le sue strategie. Solo che non esiste un libretto di istruzioni che te le fa scoprire in anticipo. La vendita per come la intendo io è persuasione. Manipolazione di sentimenti, desideri e paure. È arrivare a toccare le corde dell’anima che fanno vibrare il portafoglio. Ho iniziato a studiare il mondo dei bias già nel 2012 all’università e li ho subito identificati come il punto in cui fare breccia nel muro di resistenze all’acquisto di chi mi trovavo di fronte. Nel 2015 il copywriting a risposta diretta mi ha permesso di spostare il gioco su una dimensione nuova e più grande. Non era più un match uno contro uno. Non ero più io contro UN cliente. Ora i miei pezzi di copy lottano ogni giorno con le decisioni di acquisto di decine di migliaia di lettori, manipolando paure, sogni, desideri e angosce… e permettendo agli imprenditori e ai professionisti più coraggiosi di riuscire a far arrivare il loro messaggio al cuore dei propri clienti, facendo impennare i loro fatturati.