Premessa: questo post riguarda la leva emotiva più efficace che potrai mai stimolare con il tuo copy.
La paura.
La paura è quella che viene definitiva una motivazione primaria.
Secondo Daniel Goleman, autore del libro IntelligenzaEmotiva, è la più primordiale e potente tra le spinte emotive.
La paura, nel corso dell’evoluzione, ha avuto un ruolo speciale: più di ogni altra emozione è stata determinante per la sopravvivenza.
Se togli gli ultimi 150 anni dell’esperienza umana – che escludono una “neuropsicologia della paura” artefatta – quel fruscio nella boscaglia dietro di te poteva essere l’ultima cosa che avresti mai sentito. Bastava un secondo di ritardo e… fruscio, ringhio, zampata, buio. Tu non c’eri più. Niente più prole. E niente più codice genetico scadente”.
Quando l’amigdala suona un allarme, dettato dalla paura, invia messaggi a tutte le principali parti del cervello: innesca la secrezione degli ormoni della lotta o quelli che spingono alla fuga, mobilita i centri per il movimento e attiva il sistema cardiovascolare, muscolare e l’intestino.
Altri circuiti dell’amigdala segnalano la secrezione di noradrenalina per aumentare la reattività delle aree chiave del cervello, comprese quelle che rendono i sensi più vigili, mettendo il cervello al limite.”
La paura è l’emozione che più di tutte le altre spinge all’azione e al non essere passivi.
Per questo è una delle leve che viene più usata nel copy. Infatti si arriva addirittura a parlare di “fear-based copywriting”.
Ma non tutte le paura sono uguali. E alcune, se usate nel modo sbagliato, possono sortire l’effetto opposto a quello che ti saresti immaginato.