“Il blog è morto! Lunga vita al blog”.
Questo è quello che sentenziano molti esperti.
Troppo lento a portare clienti. Troppo impegnativo da curare. Troppo difficile posizionarsi ai primi posti su Google…
Tutto vero, se non puoi contare su degli articoli scritti “Come Neurocopy Comanda”.
Il copy che viene insegnato in Italia è nato scimmiottando il mondo degli infoprodottari americani. Un mercato che chiaramente non ha bisogno o interesse a costruire brand duraturi e posizionarsi nella mente dei propri clienti.
L’unico scopo è vendere oggi per oggi, ricorrendo a strategie “push” iperaggressive.
Il cliente viene spinto a comprare. Adesso. Subito. Ora.
È bombardato da mille mail al minuto che dicono: compra, compra, compra!
Bellissimo. Utilissimo. Magari questa strategia e questi toni servono per aumentare di uno o due punti percentuali le conversioni, che passano così da un 4 ad un 6%.
Non male, per carità.
Ma per forzare la mano a quel 2% in più sei stato costretto a stressare il 94% degli altri iscritti alla tua lista a cui ora, surprise surprise madafakka, stai sulle pa**e.
Questo è il grosso limite delle strategie di copy “push” che ti assillano per aprire il portafogli
Gli articoli di blog di certo non fanno parte di questo modo di intendere il copy.
Il blog di sicuro fa parte di una strategia pull… che magari non ti farà avere all’istante quel 2% in più di conversioni, ma di sicuro ti da la possibilità di non farti odiare da tutto il resto della lista.
Chiaro però che gli articoli del tuo blog devono essere scritti per vendere e per posizionare un messaggio nella testa del tuo potenziale cliente… altrimenti meglio tirare i remi in barca.
Nel primo episodio della seconda stagione di Radio Copy Show, io e Marco ti spieghiamo i tre marcoargomenti su cui basiamo la costruzione degli articoli per i nostri clienti e ti portiamo a testimonianza anche i loro risultati.
DISCLAIMER: la sigla iniziale può infilartisi in mente e diventare ossessiva, ti consiglio di ascoltarla una sola volta.