Ieri a Livorno c’è stato un evento dal nome super-trash, “L’alfabeto del futuro“.
Per farla breve, scorro la lista degli ospiti, scopro che tra loro c’era anche Flavione Briatorone nazionale, e m’incuriosisco.
Quindi prendo mamma e vado (che se chiedo a un mio coetaneo di accompagnarmi ad ascoltare Briatore si dileguano come criminali durante una retata).
Dopo una intro che mi ha fatto storcere la bocca quasi a spaccarmi la mandibola, finalmente inizia il suo intervento.
La prima domanda che gli fanno è la seguente:
«Cosa ne pensi del turismo di massa e come può essere innovato?»
Il turismo povero non va bene.
Secondo me con le potenzialità che ha il paese, bisogna trovare un turismo che lascia soldi all'indotto.
Il turismo povero non serve a nessuno.
Perché è un turismo che non siamo neanche attrezzati a ricevere.
E noi non possiamo permetterci di avere un "turismo delle ciabatte". È un turismo che non va bene.
Non da niente.
Assolutamente, non lascia niente sul territorio.
Per cui sporcano anche, non sono educati.
Più il turismo si alza e più c'è educazione.
C'è rispetto.
C'è rispetto per il territorio.
C'è il rispetto per le cose.
Per cui io sono completamente contro qualunque tipo di turismo così basso.Flavio Briatore
Il turismo povero NON va bene
Proprio come l’Italia non può permettersi turisti poveri, tu NON puoi permetterti clienti poveri.
“Pensavi solo ai soooldi, soooldi… clap clap!“
Che tipo di clienti attrae il tuo marketing?
Il sistema decisionale di ricchi e poveri funziona allo stesso modo
Se ne avremo l’occasione, io e Andrea saremo ben felici di darti una mano a prendere i clienti migliori e trasformarli in finanziatori a lungo termine della tua causa.
Ti basta compilare il modulo contatti che trovi qui e prenotare una chiamata gratuita.
Buon lavoro, e a prestone!