Perché il tuo cliente è prevedibile? Te lo spiegano i videogiochi

I personaggi dei videogiochi non hanno una propria coscienza: agiscono in automatico in base ai bottoni che premono i giocatori nel mondo reale. Alcuni film ci spiegano alla perfezione questo meccanismo e mettono in evidenza quanto nella vita reale spesso siamo prevedibili proprio come personaggi di un videogioco. E per il tuo copy è un’ottima notizia… se sai come usarla!
Mad Men: 1 puntata, 5 lezioni senza tempo per il tuo copy

Don Draper è una sorta di genio, ideatore di campagne pubblicitarie che macinano vendite per i clienti della Sterling & Cooper, agenzia di cui è direttore creativo.
ll modo di promuovere prodotti rappresentato nella serie potrebbe sembrare anacronistico e superato, eppure, alcuni concetti sono delle verità senza tempo quando si tratta di creare materiali di marketing.
Eccone almeno 5!
Senso di colpa: come (non) usarlo per vendere di più

Il senso di colpa nasce dalla consapevolezza, a volte sbagliata, di aver commesso un errore e per questo aver provocato un danno a qualcuno… o anche a noi stessi.
È una sensazione nettamente peggiore della paura, della rabbia o della tristezza perché perdura nel tempo.
La buona notizia è che se riesci a evitare i modi sbagliati di usarla, può dare un grande impulso ai tuoi materiali di marketing.
Terrorizzi il tuo cliente? Preparati a perderlo

Lorenzo il Magnifico in pieno Rinascimento fiorentino scriveva “Chi vuol esser lieto sia, del doman non v’è certezza”.
Qualche secolo più tardi anche Lovecraft confermava che “La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell’ignoto”.
Lato marketing però comporta un problema non da poco:
è l’unico tipo di paura che porta a restare immobili.
Per questo il tuo copy deve a tutti i costi evitare di installarla nella mente dei tuoi lettori.
Ecco come fare.
Il segreto della scimmia miliardaria per acquisire più clienti

È notizia recente quella della scimmia diventata miliardaria facendo trading sul mercato azionario.
È per questo che colgo l’occasione al volo per parlarti del bias che puoi imparare a manipolare da subito, appreso direttamente dalla storia del suo incredibile successo.
Tutto inizia con un esperimento…
Lezione di marketing dal complotto lunare

Ascoltavo distratta lo speaker finché una frase cattura la mia attenzione.
“E pensare che c’è ancora gente che crede che siamo stati sulla Luna.”
Stupita da quella frase, inizio a indagare. Ti racconto com’è andata perché i meccanismi che si sono messi in gioco nel mio cervello sono gli stessi che entrano in ballo quando un tuo cliente deve decidere se crederti o meno.
Ecco quali sono…
Smetti subito di elemosinare recensioni

Ogni imprenditore sottovaluta le difficoltà che si nascondono dietro la creazione e l’organizzazione di una vera campagna testimonianze che funzioni come copy comanda.
No, non si tratta di mandare banalissime mail a nastro, supplicando qualche anima pia di lasciarti due righe di recensione su Google del tipo “tutti bravi, mi sono trovato bene”.
Quelle sono inutili, ecco invece cosa chiedere e perché…
Il BIAS più potente nel mondo del marketing

Il concetto di “Positioning” è determinante nel medio-lungo periodo per garantirsi autorità, clienti, un’azienda funzionante con un brand scolpito nella pietra (e non solo), un conto in banca invidiabile e un affascinante concetto da sciabolare durante le cene con i colleghi di livello.
Se violare le leggi del marketing fosse reato, ecco il crimine che uccide più brand

Il tuo business sta andando alla grande, ti sei fatto un nome e i clienti ti riconoscono come autorità nel tuo settore? È questo il momento in cui rischi di cadere in una letale tentazione per il tuo brand e che può mandare all’aria la focalizzazione che ha impiegato anni a costruire.
Ecco perché succede…
Il marketing è un terno al lotto? C’è un motivo per cui te lo fanno credere

“La prima cosa che oggi fa un cliente è vedere il sito.”
“Tutti sono su Instagram, ci siamo aperti anche noi il profilo.”
“Questa fascia di età mi hanno detto che preferisce Facebook, abbiamo creato un gruppo lì.”
Il problema è che, in preda a tutta questa presenza online da gestire e rispettare, piuttosto che stare buoni e prendersi del tempo per pianificare una strategia e creare dei contenuti che valga la pena condividere, si entra in raptus di attività che quasi mai porta i frutti sperati.
Ecco perché succede e come gestire l’impulso a far tutto subito.