WOKE CULTURE: cos’è e come non farle distruggere la tua azienda

La tendenza del momento nel marketing è questa: modificare un brand storico e funzionante per includere qualcuno che dal posizionamento originale era tagliato fuori o non era esplicitamente incluso.
Prima che, ispirato dall’ondata di inclusività, mandi all’aria tutti gli sforzi che hai fatto finora per portare la tua azienda al punto in cui è, ti suggerisco di metterti al riparo dagli errori che sono costati milioni anche ai brand più solidi.
Il BIAS più potente nel mondo del marketing

Il concetto di “Positioning” è determinante nel medio-lungo periodo per garantirsi autorità, clienti, un’azienda funzionante con un brand scolpito nella pietra (e non solo), un conto in banca invidiabile e un affascinante concetto da sciabolare durante le cene con i colleghi di livello.
Se violare le leggi del marketing fosse reato, ecco il crimine che uccide più brand

Il tuo business sta andando alla grande, ti sei fatto un nome e i clienti ti riconoscono come autorità nel tuo settore? È questo il momento in cui rischi di cadere in una letale tentazione per il tuo brand e che può mandare all’aria la focalizzazione che ha impiegato anni a costruire.
Ecco perché succede…
Il marketing è un terno al lotto? C’è un motivo per cui te lo fanno credere

“La prima cosa che oggi fa un cliente è vedere il sito.”
“Tutti sono su Instagram, ci siamo aperti anche noi il profilo.”
“Questa fascia di età mi hanno detto che preferisce Facebook, abbiamo creato un gruppo lì.”
Il problema è che, in preda a tutta questa presenza online da gestire e rispettare, piuttosto che stare buoni e prendersi del tempo per pianificare una strategia e creare dei contenuti che valga la pena condividere, si entra in raptus di attività che quasi mai porta i frutti sperati.
Ecco perché succede e come gestire l’impulso a far tutto subito.
La tua azienda si batte per salvare il Pinguino Imperatore? Male…

Negli ultimi anni i riflettori dei media hanno iniziato a dare molta più attenzione a temi diventati sensibili.
Ecologia, sostenibilità, parità di genere, body positivity per citarne alcuni.
Ma ha davvero senso il brand purpose? Se sì, quando, come e perché?