Il perverso potere dei Sette Peccati Capitali nel copywriting

I Sette Peccati Capitali, sono chiamati in questo modo perché secondo la tradizione cattolica da essi derivano come conseguenza tutti gli altri peccati e le sofferenze degli esseri umani.
Ma a mio personalissimo modo di vedere, dovrebbero essere chiamati così perché è un peccato capitale non sfruttarli nel tuo copy.
Il motivo?
I Sette Peccati capitali sono molto più che vizi a cui la bigotteria cattolica ci impone di resistere.
Sono tentazioni.
La scienza del creare contenuti controversi, spiegata con un rotolo di carta igienica

Uno degli obiettivi di un copywriter è quello di attirare l’attenzione dei suoi lettori.
Sacrosanto.
Fin qui non ci piove, direi.
La prima moneta con cui il tuo cliente ha iniziato a pagarti è stata la sua attenzione. Una cosa più facile a dirsi che a farsi, visto che praticamente abbiamo maturato un filtro anticazzate e antispam a prova di bomba.
È bastata davvero una sales letter camuffata per vincere la Prima Guerra Mondiale?

La sera del 6 aprile 1917 a Toledo, in Ohio, il tenore Enrico Caruso si sta esibendo sul palco del teatro dell’opera, vestendo i panni del Don José nella Carmen di Bizet. Nello stesso momento, quattrocentosessantanove miglia più a est, da un altro palco – quello del Congresso degli Stati Uniti – il presidente Wilson […]